Esperienze “Immersive” al Museo della pesca di San Feliciano 

Inaugurata la nuova sala che consente nuovi modi di scoprire il lago Trasimeno grazie alla sala multimediale dedicata a Matteo dall’Isola autore della Trasimenide

Di Redazione, 02/03/2024

Immergersi con tutti i sensi nel meraviglioso mondo lacustre grazie a nuove tecnologie che hanno consentito la realizzazione di una sala multimediale immersiva all’interno del Museo della pesca e del Lago Trasimeno di San Feliciano, Magione (Pg).

Una soluzione di grande impatto emozionale, che spettacolarizza l’esperienza di visita permettendo di entrare all’interno di una narrazione audiovisiva coinvolgente della durata di circa 15 minuti e disponibile anche in inglese. 

La nuova sala è stata inaugurata alla presenza di un numeroso pubblico e del sindaco Giacomo Chiodini, sindaco di Magione, Vanni Ruggeri, assessore alla cultura, urbanistica e fondi UE, Antonella Pinna, servizio valorizzazione risorse culturali. Musei, archivi e biblioteche della Regione dell’Umbria, Paolo Orecchini, area governo del territorio, SUAPE e cultura del Comune di Magione, Andrea Merlini, progettazione e direzione lavori del Comune di Magione, Gianluca Perissinotto, Euromedia srl, Ermanno Gambini, direttore scientifico Museo della Pesca e del Lago Trasimeno, Aurelio Cocchini, presidente della Cooperativa pescatori del Trasimeno, Francesca Caproni, direttore del Gal Trasimeno-Orvietano, Simona Meloni, consigliere regionale.

Nel dettaglio i lavori hanno riguardato la realizzazione di una sala di circa 70 metri quadri – che ha preso il posto di un portico esterno già delimitato dal rivestimento in legno che caratterizza la struttura – consentendo lo sviluppo di un volume completamente libero dove trova posto un sistema di multiproiezione a 360° sull’intera superficie delle 4 pareti. Inoltre l’intervento è stato pensato anche come adeguamento infrastrutturale dell’edificio, in particolare con la riqualificazione delle coperture esistenti sull’intera sede espositiva e la sostituzione integrale delle pannellature lignee, con soluzioni operative che ne migliorano significativamente schermatura e manutenzione ordinaria.

“È con questa innovativa proposta di fruizione e comunicazione dei contenuti – ha fatto sapere l’assessore Ruggeri che si apre la stagione museale 2024, un progetto che consolida in maniera importante il potenziamento scientifico del percorso espositivo, la naturale vocazione didattico-divulgativa del museo e la sua valorizzazione come attrattore turistico.”

“La sala immersiva – ha aggiunto – intitolata a Matteo dall’Isola, che nel suo poema epico La Trasimenide ha offerto la prima raffigurazione grafica a disegno delle diverse tecniche di pesca, (una sorta di precursore delle moderne ricostruzioni multimediali), costituirà un elemento di forte innovazione per l’accessibilità dei contenuti, il coinvolgimento di differenti tipologie di pubblico e lo storytelling del patrimonio culturale, materiale e immateriale, custodito nel Museo della Pesca: un’infrastruttura tecnologica permanente e versatile, in grado di assicurare costante aggiornamento, scalabilità delle informazioni, traduzione multilingua.”

Il valore di unire l’idea di museo tradizionale alle più innovative tecniche è stato sottolineato anche dalla dirigente Antonella Pinna che ha anche evidenziato come il Museo della pesca abbia quell’importante collegamento con il territorio che è uno degli elementi fondamentali degli spazi museali.

Il progetto è stato realizzato grazie ad un apposito bando a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR-FESR 2014/2020 Azione 5.2.1) della Regione Umbria, assessore Paola Agabiti, finalizzato a interventi strutturali sui luoghi della cultura legati alla fruizione post-COVID, che ha garantito risorse per 140mila euro, cui si è aggiunto un cofinanziamento comunale di ulteriori 60mila.

I lavori di adeguamento strutturale dell’edificio sono stati coordinati dall’Area Lavori Pubblici del Comune di Magione, guidata dall’assessore Massimo Ollieri e dall’ingegnere Maurizio Fazi. E dal geometra Andrea Merlini che ha seguito il progetto, individuando soluzioni tecniche “in corso d’opera” che hanno migliorato in maniera determinante il risultato finale tutti presenti all’inaugurazione.

Con questo appuntamento si apre inoltre un mese particolarmente intenso per il Museo della Pesca, in cui si metteranno a terra ulteriori investimenti, progettualità, iniziative ed eventi in vista di un anniversario importante per la storia di questa istituzione culturale e della comunità di pescatori che, da sempre, ne ha rappresentato la principale domanda sociale e l’ineludibile orizzonte d’attesa. Sono infatti già in programma numerose iniziative anche in vista dei cinquant’anni da quando, il 18 aprile del 1978, il professor Giovanni Moretti, a cui è dedicato il museo, elaborò il documento firmato dai capo famiglia dei pescatori di San Feliciano per la realizzazione di un museo che raccontasse vita e tecniche di pesca e quaranta dal 18 aprile del 1984 quando, nell’ex capannone in cui venivano costruiti dalla Sai gli idrovolanti, come ha ricordato il direttore del museo Ermanno Gambini, venne realizzato il primo percorso museale.